Come evitare errori e sprechi nella raccolta rifiuti grazie ai lettori RFID

27 marzo 2025

Paola Ciaramella

Vehicle mounted RFID reader

L’RFID per la tracciabilità dei rifiuti nelle smart city migliora la sostenibilità e l’efficienza della raccolta

La tecnologia RFID sta apportando significativi cambiamenti alla gestione dei rifiuti nei contesti urbani, assicurando una tracciabilità precisa e l’applicazione di sistemi più equi di tariffazione, con ricadute positive in termini di sostenibilità, diminuzione degli sprechi e riduzione dei rifiuti non riciclabili destinati alla discarica.

Il monitoraggio dei rifiuti con RFID riveste un ruolo centrale nella TARIP, modello di contribuzione per la gestione dei rifiuti che promuove l’equità, dal momento che ogni utente paga in base alla propria produzione di rifiuti. Nella tariffazione puntuale, la parte fissa si basa su criteri come la superficie dell’immobile e i componenti del nucleo abitativo, mentre la parte variabile dipende dalla quantità di rifiuto non differenziabile prodotta e conferita da ciascuna utenza.
L’implementazione della tecnologia RFID nella raccolta differenziata garantisce la tracciabilità dei rifiuti e l’identificazione degli utenti, due requisiti necessari per l’applicazione della tariffa puntuale.
I sistemi RFID per rifiuti urbani sono costituiti da lettori RFID e da tag RFID per identificare i contenitori della raccolta.

Come funzionano i lettori RFID per la raccolta dei rifiuti urbani?

I lettori RFID per la raccolta rifiuti funzionano attraverso la tecnologia di identificazione a radiofrequenza, che permette di tracciare automaticamente i contenitori dei rifiuti, attraverso la rilevazione dei tag RFID applicati su sacchi e bidoni.

Possono essere veicolari – come le soluzioni RFID BlackIP o WhiteIP di Innovation4Waste -, ovvero installati direttamente sul mezzo di raccolta e progettati per la lettura automatica durante lo svuotamento del sacco o del bidone nel camion. O, ancora, indossabili dall’operatore della raccolta rifiuti, come Discovery Mobile, il wearable RFID ergonomico che legge i tag durante la presa del sacco o del bidone, senza apportare modifiche al processo di lavoro.

I tag RFID per identificare i bidoni della spazzatura o i sacchi sono associati in modo univoco all’utente e disponibili in diverse frequenze: in particolare, i tag UHF (Ultra High Frequency) offrono letture molto performanti, che raggiungono gli 8-10 metri di distanza. Appositamente progettati per resistere a condizioni climatiche estreme, sono realizzati in materiali come PVC, ABS, nylon e PET, che li rendono impermeabili e capaci di tollerare urti, polvere e sporco

I vantaggi della tecnologia RFID nella gestione dei rifiuti

L’adozione della tecnologia RFID apporta considerevoli benefici alla gestione dei rifiuti nella smart city, migliorando l’efficienza della raccolta differenziata e contribuendo a rendere il processo più sostenibile.

Sistemi RFID per la riduzione degli sprechi nella raccolta rifiuti

Grazie alla rilevazione del tag mediante i lettori RFID, la quantità di rifiuti prodotta da ciascun utente viene registrata in maniera puntuale, facilitando una fatturazione più equa e priva di errori, basata sul consumo effettivo da parte dei cittadini. Questo sistema incoraggia le persone a effettuare la raccolta differenziata in modo più attento, promuovendo comportamenti sostenibili e favorendo una riduzione dei rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica.

La lettura del tag RFID consente di ricavare informazioni preziose sui flussi di raccolta, che possono essere utilizzate per ridurre i viaggi inutili e diminuire il consumo di carburante, contribuendo così a ridurre le emissioni inquinanti, gli sprechi e i costi operativi. Ancora, il tracciamento dei rifiuti lungo tutta la catena di gestione permette di identificare i punti critici di accumulo – specifiche aree in cui rifiuti vengono temporaneamente stoccati prima di essere trasportati agli impianti di trattamento o smaltimento finale -, migliorando la qualità del riciclaggio.

FAQ

Lettori RFID
contro gli sprechi
nella raccolta rifiuti

I lettori RFID impiegati nella gestione dei rifiuti sfruttano la tecnologia di identificazione a radiofrequenza per monitorare automaticamente i contenitori della raccolta, rilevando i tag RFID applicati su sacchi e bidoni. Sono installabili sugli automezzi, come i lettori RFID veicolari BlackIP e WhiteIP di Innovation4Waste, oppure indossabili dagli operatori della raccolta, come Discovery Mobile, il dispositivo RFID ergonomico che rileva i tag al momento della presa del sacco o del bidone, senza alterare le procedure operative.

Sì, i tag RFID sono studiati per sopportare condizioni climatiche avverse, tipiche dei contesti stradali in cui viene effettuata la raccolta rifiuti. Per questo sono realizzati con materiali resistenti come PVC, ABS, nylon e PET, che resistono all’acqua, allo sporco e alla polvere.

La tecnologia RFID è utile per il monitoraggio di sacchi e bidoni del RUR, il rifiuto urbano residuo non differenziabile. In base alla quantità di indifferenziato prodotta e conferita dalle utenze, infatti, viene calcolata la parte variabile della TARIP o tariffa puntuale dei rifiuti.

La tecnologia RFID consente di tracciare e registrare con precisione la quantità di rifiuti generata da ogni utente, favorendo l’applicazione della TARIP e una fatturazione più giusta e senza errori, calcolata in base al reale consumo da parte dei cittadini.

Sì, dalla rilevazione del tag RFID su sacchi e bidoni della raccolta differenziata porta a porta è possibile ottenere dati importanti sui flussi di raccolta, utilizzabili per ottimizzare i percorsi, ridurre i viaggi superflui e diminuire il consumo di carburante, rendendo l’intero processo di gestione più efficiente.

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